Ichigo esce da scuola e , come quasi tutti i giorni, è stata una giornata molto faticosa e non vede l' ora di tornare a casa.
-Prima però andrò a trovare Takuya - pensa Ichigo - è da un paio di giorni che non lo vedo-.
Takuya è il suo senpai* , la sua guida e anche suo amico.
-Ichigo, aspettacci- esclamano alcune compagne di classe - facciamo la strada insieme? Ti va una sigaretta?-
-Mmm , alla festa del Kodomo no hi *, sono stata male. Ho avuto nausea e giramenti di testa-risponde ancora nauseata dal ricordo.
-Oh ma queste sono leggere. Provala- risponde l' amica
-Ok , dai fammi accendere-
Una volta passate davanti al tempio scintoista di Sakura Higurashi le amiche si salutano e Ichigo continua la strada fino ad arrivare alla casa di Takuya e suona il campanello.
-Buongiorno, Takuya - san * . Sono passata a trovarti . Disturbo ?-
-Ciao Ichigo- chan, non disturbi affatto . Entra pure-.
Ichigo si toglie le scarpe e entra in casa del suo senpai.
-Prendi un tè con me?-
-Volentieri, grazie-
Si inginocchiano, sopra dei cuscini, davanti ad un basso tavolino per prendere il tè.
-Sai Ichigo ti ho visto di sfuggita al Kodomo no hi. Non mi sembrava che stavi tanto bene, eri tanto bianca, mi sono preoccupato . Pensavo fossi malata-.
-Oh grazie Takuya - san. Ti sei preoccupato per me?- risponde lei arrossendo- No tranquillo va tutto bene è stato solo..-
-Una sigaretta!- risponde lui serio.
Lei lo guarda stupita.
-Me l' ha detto la tua amica Izuru- risponde lui. - E non fare quella faccia accigliata , lei non voleva tradirti, ma io ho insistito nel sapere cosa avevi. Allora lei mi rispose di non preoccuparmi che avevi solo fumato una sigaretta un pò forte e che sei stata male. Non sapevo Ichigo che fumavi. Io sono un ex fumatore e come tuo senpai mi sento il dovere di sconsigliartelo-
- Takuya -san , ti prego, aspetta che ti spieghi. Non è esatto dire che io fumo. Non ho il vizio, io fumo soltanto ogni tanto , una sigaretta con le mie amiche-.
-Si inizia sempre con il poco. - Sentenzia lui- ma la cosa che più mi fa male è che nonostante tutto hai fumato di nuovo. Me ne sono accorto appena sei entrata. Puoi forse negarlo?-
-No Takuya-san- risponde lei abbassando lo sguardo colpevole.
-Vergognati Ichigo! Ti sei comportata da incoscente. Sei peggio di una bambina cattiva e meriti di essere presa a sculacciate! Sdraiati sulle mie ginocchia-.
-Sculacciate?!- risponde lei sbalordita - Stai scherzando vero?-
-No Ichigo non sto scherzando affatto- risponde deciso
- Ma Takuya-san, io non sono più una bambina! E poi.. mi vergogno- dice arrossendo al pensiero di essere presa a sculacciate da lui .
-Ichigo -chan, sei stata tu a scegliermi come senpai , ricordi?. Io ti ho promesso che mi sarei preso cura di te e che ti avrei insegnato tutto quello che so . Ora io trovo che sia giusto che tu subisca una punizione. Vuoi ancora che io sia il tuo senpai?.-
-Oh Takuya-san! Certo che voglio che tu sia ancora il mio senpai.-
-Allora fai come ti ho ordinato. Sdraiati subito sulle mie ginocchia.-
Ichigo, sebbene ancora riluttante , si sdraia sulle sue ginocchia. Takuya incomincia a colpirla sul gonellino del suo fuku* alla marinara.
Le sculacciate sono sonore ma non particolarmente dolorose. Anzi Ichigo si vergogna nel pensare che vorebbe che Takuya continuasse.
Lui continua a copirla e solleva la gonna della ragazza. La povera Ichigo trova molto imbarazzante che il suo amico la veda in mutandine.
I colpi adesso sono più forti e rapidi. Le mani di Takuya sono grandi e sembra instancabile.
Ora Takuya tenta di calarle le mutandine . Ichigo , di riflesso, lo impedisce coprendosi con una mano.
-No Takuya! ti prego-.
Ma lui non le risponde e bloccandole il braccio dietro alla schiena continua a sculacciarla.
I colpi incominciano a diventare fastidiosi.
-Ti prego Takuya-san , lasciami andare-.
-No Ichigo , la punizione non è ancora finita-.
Ichigo si lamenta e scalcia con le gambe . Ma Takuya le blocca sotto le sue cosce.
Ichigo è totalmente immobilizzata .
-Ahi! Basta-
-Va bene alzati ma non ho finito.-
Ichigo, ormai libera, si alza e Takuya si mette alle sue spalle. Le solleva la gonna e guarda i segni delle sue dita sulla candida pelle della ragazza. Le sue natiche sono completamente rosse e calde.
Takuya le accarezza piano e poi le infligge altri due sculaccioni. Uno su entrambe le natiche.
- Togliti la gonna e le mutandine. Appoggiale lì- ordina indicandole un cuscino.
Nella sua voce c' è qualcosa di ipnotico e Ichigo non può fare a meno di obbedire.
Takuya toglie le tazze e la teiera dal tavolino. Le appoggia per terra e indicandole il tavolino le ordina di salirci sopra.
-Voglio vederti con le ginocchia e i palmi delle mani sul tavolo-.
Ichigo sale sul tavolino, tremante, in attesa di un ordine o di un colpo. I colpi non tardano ad arrivare.
Takuya la colpisce prima sulla natica destra e poi su quella sinistra. Infine uno sculaccione in mezzo alle natiche spinge Ichigo in avanti.
Adesso le schiaffeggia le natiche e tra schiaffi e sculaccioni le chiede:
-Mi prometti che non fumerai mai più ?-
-Si, si te lo prometto Takuya- san- risponde lei incrociando le dita.
Per fortuna, per lei, Takuya non si accorge del finto giuramento e le permette di rivestirsi.
Quando lei si è sistemata abbraccia Takuya e lo ringrazia. Lui rimane sorpreso. Arrossisce e non sa cosa rispondere.
Cala un silenzio imbarazzante e la ragazza, guardando l' orologio, si accorge che si è fatto tardi.
-Scusa Takuya-san ma devo andare. Oggi ho un sacco di compiti.-
Takuya è ancora perplesso. Si affaccia al corridoio e mentre la ragazza si allaccia le scarpe esclama:
-Ciao, Ichigo -chan. Vieni a trovarmi e ricordati che hai promesso. Ma dimmi , perchè poco fa mi hai ringraziato?-
Lei si alza, sorride e lo saluta . Poi scappa via.
Per strada si tocca le natiche doloranti e sorride al pensiero che gli uomini sono sempre gli ultimi a capire.
Lei lo aveva ringraziato per la punizione!
Continua.
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Senpai=
Kodomo no hi= Il 5 maggio in Giappone si festeggia il Kodomo no Hi (こどもの日), che letteralmente si traduce come "giornata dei bambini". E' una festa nazionale giapponese e fa parte della Golden Week . E' un giorno dedicato al rispetto della personalità dei bambini e per celebrare la loro felicità. E' stata designata come festa nazionale dal governo giapponese nel 1948.
san= (さん): utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno, come un collega di lavoro o un proprio superiore.
chan= utilizzato come vezzeggiativo, nel linguaggio occidentale corrisponderebbe all'appellativo "piccolo/a"
fuku= è una tipica uniforme scolastica giapponese indossata dalle studentesse delle scuole medie e superiori. Come uniforme scolastica venne introdotta nel 1921 dalla preside della Fukuoka Jo Gakuin University (福岡女学院?), Elizabeth Lee. Fu disegnata basandosi sulle uniformi indossate al tempo dalla marina reale britannica, che la stessa Elizabeth Lee aveva conosciuto durante uno scambio scolastico quando era studente in Gran Bretagna.
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