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venerdì 25 settembre 2009

Gelosia

Martina entra alla mostra di pittura con Marco. Quando lui le disse al telefono di vestirsi ,per andare a vedere dei quadri ,voleva dire di no ma era da tanti giorni che aspettava di uscire con lui e alla fine accettò. Oltretutto non voleva farlo arrabbiare ricordava ancora molto bene l' ultima punizione subita.
Lei guarda i quadri annoiata , sperando che lui alla fine la porti a bere qualcosa. Lui invece le parla della differenza tra realismo, surrealismo e impressionismo. Lei a mala pena ascolta quello che lui dice.
-Ciao Marco , grazie di essere venuto-
-Figurati per me è un piacere, Patrizia i tuoi quadri sono stupendi -
-Grazie. Scusa adesso devo andare ma ci vediamo dopo ok?
-Va bene noi intanto diamo un' occhiata intorno-
Martina osserva attentamente questa donna. Patrizia è molto alta , con un taglio di capelli alla "Valentina" * , vestita con un aderente e sexy abito nero. Porta sandali nude look con tacchi molto alti così da far sembrare basso anche Marco.
-Chi era quella stangona? Ho visto come la guardavi, la stavi spogliando con gli occhi-
-Non fare la gelosa, quella è una mia amica. Ci conosciamo da molto tempo-
-Allora è per lei che siamo qui?-
-Si ci tenevo a vedere i suoi quadri. Ma perché ti stai annoiando? Dai rimaniamo ancora un po' e poi andiamo dove vuoi tu - Bacia la ragazza ma lei continua a tenere il broncio.
Patrizia ritorna. Martina ha un' attacco d' ira quando vede con che occhi Marco guarda le lunghe gambe di quella donna.
-Allora Marco , ti sono piaciuti i miei quadri?-
-Si te l' ho detto sono stupendi e anche tu stai bene. Bello il tuo vestito-
-Grazie sei molto gentile-
Martina non può più resistere, è arrabbiata e urla.
-Invece a me i tuoi quadri fanno cagare e il tuo vestito sembra un sacco della spazzatura!-
Patrizia la guarda a bocca aperta invece Marco la fulmina con lo sguardo. Lei invece è già pentita di ciò che ha detto e vorrebbe sprofondare.
-Chiedi immediatamente scusa-
Lei diventa rossa dalla vergogna, già sente dolore al pensiero dei colpi che riceverà a casa, e risponde con un soffio:
-Scusa Marco-
-Non devi scusarti solo con me ma anche con Patrizia. Sei stata veramente molto maleducata. Si può sapere cosa ti è preso?-
Scusarmi con lei ?Mai!
-Senti io mi sono rotta , me ne vado . Tanto vedo che tu sei in buona compagnia con la tua Patrizia-
-Martina non fare la stupida- dice lui bloccandola per il braccio. Poi si guarda intorno, molte persone osservano incuriosite. -Patrizia c'è un posto dove posso parlare da solo con la mia ragazza?-
-Si , entra nella sala oltre questa e prendi la seconda porta a destra. Lì c'è un piccolo ufficio e nessuno vi disturberà. Ma per le scuse non importa dai lascia stare.-
-No tu non ti preoccupare. Anzi voglio che vieni con noi-
Martina alla parola " vieni con noi" ha un' altro attacco d' ira.
-No Marco. Sono cose che dovete risolvere voi due io non c' entro.-
-Ti prego Patty vieni anche tu. C' entri perché sei stata offesa.-
-Ma ti ho già detto che non importa.-
-Io invece insisto. Voglio molto bene alla mia ragazza ma deve imparare a comportarsi. Lo faccio per lei. Andiamo tutti e tre dobbiamo chiarire molte cose.-
Tutti e tre entrano nell' ufficio. Patrizia si siede su un divano. Marco e Martina rimangono in piedi. Martina è rossa in viso per l' imbarazzo. Sa di avere sbagliato e sta quasi per piangere.
-Dimmi Martina è per gelosia che hai insultato Patrizia vero?-
La ragazza fa di si con la testa.
-Sei stata molto sciocca. Tra me e Patrizia non c'è niente, siamo soltanto buoni amici. Lo sai che le tue scenate di gelosia non mi piacciono. Io amo solo te e tu lo sai. Inoltre devi vergognarti per quello che hai detto mi hai messo molto in imbarazzo- Poi prende una sedia e si siede. -Sdraiati sulle mie ginocchia-
-No ti prego ti scongiuro- risponde lei supplicandolo -Non qui. Non davanti a lei.-
Marco la prende per un braccio e se la carica sulle ginocchia. La colpisce molto duramente con il palmo della mano.
-NOOO . Sei uno stronzo. Figlio di puttana.-
-Bene vedo che non sono abbastanza forti- la sua mano sbottona i short di lei e li abbassa- Dimmi così va bene?-
-Ahi fai male-
Continua a colpirla e dopo qualche minuto lei si copre il culo con la mano. Lui la blocca dietro la schiena con la sinistra e cala le mutandine con quella libera. Poi continua a colpirla sulla pelle nuda , che ormai, sta già cambiando colore.
Lei urla di smettere e incomincia a scalciare.
-Stai ferma con le gambe. Ti sculaccerò finché le tue natiche non saranno belle rosse.-
Marco colpisce per parecchi minuti senza mai diminuire il ritmo. Martina si lamenta ma continua a fare l' impertinente.
Marco la fa alzare, la prende per un braccio, preme sulle sue spalle obbligandola a piegarsi sulla scrivania. Poi si sfila la cintura e la colpisce.
Patrizia guarda la scena incuriosita e anche un po' eccitata. Sa che Marco è uno spanker e anche se non l' ha mai ammesso, a se stessa e a lui, prova una strana emozione a sentire parlare di sculacciate. Non è mai stata punita , e tanto meno ha punito qualcuno, ma ha sempre trovato un' interesse per queste cose ,che però nasconde molto bene.
Martina invece è abituata a essere sculacciata, la eccita molto, ma ha paura delle punizioni e soprattutto teme la cinghia che invece la colpisce senza pietà.
Urla e piange, poi supplica Marco di smettere.
-Lo so che ti fa male ma sono molto arrabbiato. Smetterò solo se chiedi scusa.-
-Scusa farò la brava te lo prometto-
-Sei veramente pentita?-
-Si te lo giuro. Ho capito di avere sbagliato sono stata una cretina. Ti prego perdonami.-
Lui la fa alzare , l' abbraccia e le accarezza dolcemente le natiche.
-Ti perdono ma chiedi scusa anche a Patrizia.Se sei veramente pentita sdraiati sulle sue ginocchia.-
-No- risponde Martina in ginocchio -non puoi chiedermi questo.-
-Lo faccio per il tuo bene, così la prossima volta che hai uno dei tuoi attacchi di gelosia te lo ricordi. Avanti conto fino a tre e poi te le dò ancora con la cintura-
Uno
Due
Martina teme di più la cintura che la vergogna e anche se si sente morire si sdraia sulle ginocchia di Patrizia. Lei invece da una parte avrebbe voluto dire di lasciare stare, che non era il caso, ma la tentazione di provare a sculacciare così qualcuno era forte. Le piaceva l' idea di fare qualcosa di trasgressivo. Martina ha quasi la metà dei suoi anni e deve ammettere che è una bella ragazza, con un culetto sodo e tondo. Non le sarebbe mai più capitata un' esperienza come quella. Tenere sulle ginocchia una ragazzina, con le mutandine abbassate e sculacciarla.
La colpisce ma non forte. Il secondo colpo invece è sonoro e doloroso. Martina si lamenta e stringe le natiche per prepararsi meglio ai colpi. Segue il terzo e sta per infliggere il quarto quando pensa che non lo sta facendo per educare quella ragazzina villana ma solo per regalarsi una sensazione. Certo all' inizio le parole di lei l' avevano molto ferita e si augurò che lui la punisse severamente. Era rimasta a bocca aperta quando la sentì insultare. Pensò che era un peccato che una ragazzina così carina fosse tanto maleducata e che Marco era sfortunato ad innamorarsi di una così. Però adesso che era sdraiata sulle sue ginocchia le faceva pena. Aveva già ricevuto una severa lezione e questa ulteriore umiliazione non era necessaria. Anzi si vergognò di se stessa stava picchiando una povera ragazza solo per regalarsi un' emozione. Capì cosa doveva provare Marco quando la puniva. Sicuramente non doveva essere facile colpire la persona che si ama, al punto di farle così male, ma era un sentimento spinto dall' amore. Questo significa educare.
-Puoi alzarti, non è necessario che io ti sculaccio. Sei già stata punita e mi basta-
Martina si alza stupita, guarda in faccia Patrizia e dice tra le lacrime:
-Scusa per le offese, sono stata una cretina. Ero gelosa ma non pensavo quelle cose. Dipingi molto bene e anche il tuo vestito mi piace.-
Lei sorride amorevolmente.
-Lo so ti perdono, ma ora tu e Marco fate la pace.-
Martina cerca lo sguardo di lui che subito l' abbraccia e la bacia con passione.
Patrizia abbraccia entrambi e dice:
-Siete fortunati vi amate veramente . Ora finalmente comprendo cosa si prova. Soltanto per amore queste cose sono possibili.-


* Valentina è un famoso personaggio dei fumetti creato da Guido Crepax

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