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lunedì 28 settembre 2009

venerdì 25 settembre 2009

Gelosia

Martina entra alla mostra di pittura con Marco. Quando lui le disse al telefono di vestirsi ,per andare a vedere dei quadri ,voleva dire di no ma era da tanti giorni che aspettava di uscire con lui e alla fine accettò. Oltretutto non voleva farlo arrabbiare ricordava ancora molto bene l' ultima punizione subita.
Lei guarda i quadri annoiata , sperando che lui alla fine la porti a bere qualcosa. Lui invece le parla della differenza tra realismo, surrealismo e impressionismo. Lei a mala pena ascolta quello che lui dice.
-Ciao Marco , grazie di essere venuto-
-Figurati per me è un piacere, Patrizia i tuoi quadri sono stupendi -
-Grazie. Scusa adesso devo andare ma ci vediamo dopo ok?
-Va bene noi intanto diamo un' occhiata intorno-
Martina osserva attentamente questa donna. Patrizia è molto alta , con un taglio di capelli alla "Valentina" * , vestita con un aderente e sexy abito nero. Porta sandali nude look con tacchi molto alti così da far sembrare basso anche Marco.
-Chi era quella stangona? Ho visto come la guardavi, la stavi spogliando con gli occhi-
-Non fare la gelosa, quella è una mia amica. Ci conosciamo da molto tempo-
-Allora è per lei che siamo qui?-
-Si ci tenevo a vedere i suoi quadri. Ma perché ti stai annoiando? Dai rimaniamo ancora un po' e poi andiamo dove vuoi tu - Bacia la ragazza ma lei continua a tenere il broncio.
Patrizia ritorna. Martina ha un' attacco d' ira quando vede con che occhi Marco guarda le lunghe gambe di quella donna.
-Allora Marco , ti sono piaciuti i miei quadri?-
-Si te l' ho detto sono stupendi e anche tu stai bene. Bello il tuo vestito-
-Grazie sei molto gentile-
Martina non può più resistere, è arrabbiata e urla.
-Invece a me i tuoi quadri fanno cagare e il tuo vestito sembra un sacco della spazzatura!-
Patrizia la guarda a bocca aperta invece Marco la fulmina con lo sguardo. Lei invece è già pentita di ciò che ha detto e vorrebbe sprofondare.
-Chiedi immediatamente scusa-
Lei diventa rossa dalla vergogna, già sente dolore al pensiero dei colpi che riceverà a casa, e risponde con un soffio:
-Scusa Marco-
-Non devi scusarti solo con me ma anche con Patrizia. Sei stata veramente molto maleducata. Si può sapere cosa ti è preso?-
Scusarmi con lei ?Mai!
-Senti io mi sono rotta , me ne vado . Tanto vedo che tu sei in buona compagnia con la tua Patrizia-
-Martina non fare la stupida- dice lui bloccandola per il braccio. Poi si guarda intorno, molte persone osservano incuriosite. -Patrizia c'è un posto dove posso parlare da solo con la mia ragazza?-
-Si , entra nella sala oltre questa e prendi la seconda porta a destra. Lì c'è un piccolo ufficio e nessuno vi disturberà. Ma per le scuse non importa dai lascia stare.-
-No tu non ti preoccupare. Anzi voglio che vieni con noi-
Martina alla parola " vieni con noi" ha un' altro attacco d' ira.
-No Marco. Sono cose che dovete risolvere voi due io non c' entro.-
-Ti prego Patty vieni anche tu. C' entri perché sei stata offesa.-
-Ma ti ho già detto che non importa.-
-Io invece insisto. Voglio molto bene alla mia ragazza ma deve imparare a comportarsi. Lo faccio per lei. Andiamo tutti e tre dobbiamo chiarire molte cose.-
Tutti e tre entrano nell' ufficio. Patrizia si siede su un divano. Marco e Martina rimangono in piedi. Martina è rossa in viso per l' imbarazzo. Sa di avere sbagliato e sta quasi per piangere.
-Dimmi Martina è per gelosia che hai insultato Patrizia vero?-
La ragazza fa di si con la testa.
-Sei stata molto sciocca. Tra me e Patrizia non c'è niente, siamo soltanto buoni amici. Lo sai che le tue scenate di gelosia non mi piacciono. Io amo solo te e tu lo sai. Inoltre devi vergognarti per quello che hai detto mi hai messo molto in imbarazzo- Poi prende una sedia e si siede. -Sdraiati sulle mie ginocchia-
-No ti prego ti scongiuro- risponde lei supplicandolo -Non qui. Non davanti a lei.-
Marco la prende per un braccio e se la carica sulle ginocchia. La colpisce molto duramente con il palmo della mano.
-NOOO . Sei uno stronzo. Figlio di puttana.-
-Bene vedo che non sono abbastanza forti- la sua mano sbottona i short di lei e li abbassa- Dimmi così va bene?-
-Ahi fai male-
Continua a colpirla e dopo qualche minuto lei si copre il culo con la mano. Lui la blocca dietro la schiena con la sinistra e cala le mutandine con quella libera. Poi continua a colpirla sulla pelle nuda , che ormai, sta già cambiando colore.
Lei urla di smettere e incomincia a scalciare.
-Stai ferma con le gambe. Ti sculaccerò finché le tue natiche non saranno belle rosse.-
Marco colpisce per parecchi minuti senza mai diminuire il ritmo. Martina si lamenta ma continua a fare l' impertinente.
Marco la fa alzare, la prende per un braccio, preme sulle sue spalle obbligandola a piegarsi sulla scrivania. Poi si sfila la cintura e la colpisce.
Patrizia guarda la scena incuriosita e anche un po' eccitata. Sa che Marco è uno spanker e anche se non l' ha mai ammesso, a se stessa e a lui, prova una strana emozione a sentire parlare di sculacciate. Non è mai stata punita , e tanto meno ha punito qualcuno, ma ha sempre trovato un' interesse per queste cose ,che però nasconde molto bene.
Martina invece è abituata a essere sculacciata, la eccita molto, ma ha paura delle punizioni e soprattutto teme la cinghia che invece la colpisce senza pietà.
Urla e piange, poi supplica Marco di smettere.
-Lo so che ti fa male ma sono molto arrabbiato. Smetterò solo se chiedi scusa.-
-Scusa farò la brava te lo prometto-
-Sei veramente pentita?-
-Si te lo giuro. Ho capito di avere sbagliato sono stata una cretina. Ti prego perdonami.-
Lui la fa alzare , l' abbraccia e le accarezza dolcemente le natiche.
-Ti perdono ma chiedi scusa anche a Patrizia.Se sei veramente pentita sdraiati sulle sue ginocchia.-
-No- risponde Martina in ginocchio -non puoi chiedermi questo.-
-Lo faccio per il tuo bene, così la prossima volta che hai uno dei tuoi attacchi di gelosia te lo ricordi. Avanti conto fino a tre e poi te le dò ancora con la cintura-
Uno
Due
Martina teme di più la cintura che la vergogna e anche se si sente morire si sdraia sulle ginocchia di Patrizia. Lei invece da una parte avrebbe voluto dire di lasciare stare, che non era il caso, ma la tentazione di provare a sculacciare così qualcuno era forte. Le piaceva l' idea di fare qualcosa di trasgressivo. Martina ha quasi la metà dei suoi anni e deve ammettere che è una bella ragazza, con un culetto sodo e tondo. Non le sarebbe mai più capitata un' esperienza come quella. Tenere sulle ginocchia una ragazzina, con le mutandine abbassate e sculacciarla.
La colpisce ma non forte. Il secondo colpo invece è sonoro e doloroso. Martina si lamenta e stringe le natiche per prepararsi meglio ai colpi. Segue il terzo e sta per infliggere il quarto quando pensa che non lo sta facendo per educare quella ragazzina villana ma solo per regalarsi una sensazione. Certo all' inizio le parole di lei l' avevano molto ferita e si augurò che lui la punisse severamente. Era rimasta a bocca aperta quando la sentì insultare. Pensò che era un peccato che una ragazzina così carina fosse tanto maleducata e che Marco era sfortunato ad innamorarsi di una così. Però adesso che era sdraiata sulle sue ginocchia le faceva pena. Aveva già ricevuto una severa lezione e questa ulteriore umiliazione non era necessaria. Anzi si vergognò di se stessa stava picchiando una povera ragazza solo per regalarsi un' emozione. Capì cosa doveva provare Marco quando la puniva. Sicuramente non doveva essere facile colpire la persona che si ama, al punto di farle così male, ma era un sentimento spinto dall' amore. Questo significa educare.
-Puoi alzarti, non è necessario che io ti sculaccio. Sei già stata punita e mi basta-
Martina si alza stupita, guarda in faccia Patrizia e dice tra le lacrime:
-Scusa per le offese, sono stata una cretina. Ero gelosa ma non pensavo quelle cose. Dipingi molto bene e anche il tuo vestito mi piace.-
Lei sorride amorevolmente.
-Lo so ti perdono, ma ora tu e Marco fate la pace.-
Martina cerca lo sguardo di lui che subito l' abbraccia e la bacia con passione.
Patrizia abbraccia entrambi e dice:
-Siete fortunati vi amate veramente . Ora finalmente comprendo cosa si prova. Soltanto per amore queste cose sono possibili.-


* Valentina è un famoso personaggio dei fumetti creato da Guido Crepax

venerdì 18 settembre 2009

Il sussidiario illustrato della sculacciata



Clicca sulle parole evidenziate per vedere immagini , video e testi illustrativi.






Acqua : sulla pelle bagnata l’ effetto dei colpi è amplificato e dona sensazioni diverse. Serve infatti proprio per questo bagnare gli strumenti con acqua o oli.

Ageplay : ( gioco di età) è un gioco di ruolo di tipo regressivo , nel quale uno o più adulti consenzienti interpretano il ruolo di un bambino, imitandone abbigliamento e comportamenti. Un’ esempio di ageplay è la simulazione dei ruoli parentali ad esempio genitore figlio.

Autopunizione: per alcuni è paragonabile alla masturbazione.Secondo me non c’ è niente di male nell’autopunirsi purché non diventi un’ ossessione. L’ autopunizione può essere molto utile per chi ha da poco scoperto lo spanking per capire il proprio ruolo, i propri gusti ecc.


Birthday spanking: ( compleanno sculacciare) nei Paesi anglosassoni è l’ equivalente della nostra “ tirata di orecchie” Il festeggiato riceve tanti colpi quanti i suoi anni . Questa usanza è popolare anche tra i non spankofili.

Bondage: ( schiavitù , soggezione). Si indicano insieme di attività sessuali basate sulle costrizioni fisiche realizzate con legature, corsetti, cappucci, bavagli o più in generale sull’impedimento consenziente alla libertà fisica, di muoversi, di vedere, di parlare, di sentire. Questa pratica può essere usata nello spanking per far crescere nel partner sottomesso il senso di umiliazione.

Cane: bacchetta per le punizioni . Il materiale utilizzato è il rattan.

Cintura da correzione: creata appositamente per questo scopo è una cintura più larga di quelle comuni. Il materiale utilizzato è il cuoio.

Conteggio: nello spanking spesso la persona punita è obbligata a contare i colpi oppure chi punisce può decidere quanto durerà la punizione. Un altro metodo invece è quello di far durare la punizione fino a quando le natiche della persona punita non diventano di un acceso colore rosso.

Corner time : rimanere nell’ angolo per un tempo stabilito dalla persona che infligge la punizione La persona punita può essere costretta a rimanere immobile anche in presenza di urgenti bisogni fisiologici. Se non riuscirà a trattenerli riceverà un ‘ ulteriore punizione. Vedi questo simpatico filmato.

DD: abbreviazione di disciplina domestica. La disciplina domestica , nello spanking, è quella situazione o fantasia in cui la persona sottomessa riceve la punizione per colpe che ha realmente commesso. Secondo il mio parere è modo migliore per vivere lo spanking.
Per alcuni la disciplina domestica ha radici nella religione Cristiana. Personalmente non sono d’ accordo ma se qualcuno vuole documentarsi clicchi qui.

Dolore : Certo nello spanking il dolore c’è, (come in tutte le pratiche sadomasochiste). Nello spanking è previsto che le natiche della persona colpita diventino rosse. Ma un vero spanker sa capire e rispettare i limiti del partner. Spesso dopo una serie di sculacciate il partner viene coccolato e viene effettuato un massaggio per lenire il dolore. Si usano sostanze lenitive, come per esempio l’ arnica, o refrigeranti come per esempio il ghiaccio.

Dom: abbreviazione di dominator ( dominatore) è colui che ha il ruolo di dominare . Nelle pratiche sadomasochiste il dominatore può essere chiamato padrone/a , tutor master o mistress. Nello spanking questo ruolo è quello dello spanker.

Dresscode: ( dress abito- code codice) è un codice di regole che definisce l’ abbigliamento appropriato per eventi o luoghi di socializzazione e incontro, come club privè o feste private. Esempi di dresscode per lo spanking sono: dottore- infermiera, genitori- figli, insegnante- studente ecc.

Eros: Lo spanking non è soltanto battere ( o farsi battere) il culo, ma è fatto di sensazioni, fantasie e gusti. Tra i partner deve crearsi un’ intesa forte e bisogna saper distinguere ciò che è erotico da ciò che è soltanto pornografico. Lo spanking, come tutti gli atti sessuali, perde il suo potere e la sua magia se diventa esplicito, automatico, scontato e se diventa un’ ossessione meccanicistica.

F/f : ( abbreviazione di femmina/ femmina) significa donna che sculaccia una donna.

Figging: pratica sessuale che consiste nell’ inserire nell’ano della persona sottomessa un pezzetto di zenzero fresco e sbucciato, con lo scopo di provocare un’ immediata e forte sensazione di bruciore senza tuttavia provocare danni permanenti. In genere eseguito dopo una serie di sculacciate.

F/m: (abbreviazione di femmina/ maschio) significa donna che sculaccia un uomo.

Gioco di ruolo : In un gioco di ruolo ,abbreviato spesso in GDR, o RPG ( dall’ inglese role-playing game) si assumono il ruolo di personaggi del tipo genitore- figlia, maestro- allieva ecc.

Masochista: persona che prova piacere nel dolore. Il termine deriva dallo scrittore austriaco
Leopold von Sacher- Masoch .


Massaggio: “ Quando ,improvvisamente, slap! ,sul fianco di un gluteo, e slap! sull’ altro. Le sculacciate più sonore che dolorose, mi fanno spingere il bacino verso il tavolo. Poi, il mio sedere si solleva come per andare di nuovo incontro alle sue mani. Slap! In mezzo alle natiche. Le sue dita mi pizzicano e mi strizzano la carne surriscaldata. Sono incredibilmente eccitata.”
Non è un racconto spanking ma una citazione del libro “Come fare l’amore in modo sensazionale” di Susan Crain Bakos. L’ autrice non descrive una punizione ma un massaggio erotico. Molti affermano che le sculacciate, sia darle che riceverle, siano un ottimo antistress. (Vedi filmato)

Master: Padrone

M/f: ( abbreviazione di maschio/ femmina) significa uomo che sculaccia una donna.

Mistress: Padrona

M/m: ( abbreviazione di maschio/ maschio) significa uomo che sculaccia un uomo

Otk: ( abbreviazione di over the knee) è la posizione classica dello spanking ( secondo me la più bella). Il partner sculacciato è posto sulle ginocchia del partner sculacciatore. Nella posizione più classica quest’ ultimo è seduto su una sedia ma spesso è seduto su un letto permettendo così al partner sculacciato di rimanere più comodo. Esistono molte altre posizioni e sono tutte in relazione con lo strumento usato.

Paddle: (pala) strumento in legno che serve per sculacciare. Ne esistono di varie dimensioni e forme spesso anche con dei buchi per dare colpi più veloci e potenti. Esistono inoltre anche paddle in altri materiali per esempio la plastica o il cuoio.

Robotspank: Macchina inventata per l’ autopunizione.

Sadico: Colui che trae piacere nell’ infliggere dolore fisico e umiliazioni psicologiche. Il termine deriva dal nome di Donatien-Alphonse-Francois de Sade meglio conosciuto come il marchese de Sade.

Safe word : ( Parola di sicurezza) .Detto anche stop word è una parola , decisa da entrambi i partner, per finire o sospendere il gioco. In genere usata quando il spanker non conosce ancora i gusti e il grado di sopportazione della spankee. In questo caso la spankee, può dire la parola decisa per fermare o sospendere il gioco. Consiglio di non abusarne o si rischia di rendere i giochi ridicoli.

Sapone : Associato alle sculacciate per punire le monelle quando dicono le parolacce .

Slave: Schiavo , persona sottomessa.

Spankee: Colui o colei che riceve le sculacciate.

Spanker: Colui o colei che infligge le sculacciate.

Spanking: Parola inglese che significa sculacciare. Lo spanking è una pratica erotica ,tra persone adulte e consenzienti, che consiste nello sculacciare il partner allo scopo di provocare l' eccitazione sessuale. Può essere vissuto anche al di fuori di ogni contesto di coppia, come pratica del tutto a sè stante.

Spankofilo: Amante dello spanking.

Strumento: Ne esistono di domestici (battipanni, cintura, scarpa ecc.) o creati appositamente per infliggere punizioni (cane ,paddle ecc.) .Ma moltissimi altri oggetti si prestano a diventare strumenti per sculacciare (libro, flauto, attaccapanni, asciugamano ecc.).

Sub : Abbreviazione di submissivo cioè sottomesso. Nelle pratiche sadomasochistiche il sottomesso può essere chiamato: schiavo/a ,cagna, puttana ecc. Nello spanking questo ruolo è quello dello spankee. Molto spesso,nello spanking, ci si rivolge con termini come: monella, bambina cattiva ecc.

Temperatura rettale: Associata alle sculacciate per punire il partner sottomesso. Consiste nell’ infilare un termometro nel culetto della persona sottomessa.

Umiliazione: Nello spanking è presente e necessaria, non soltanto per punire il partner sottomesso, ma anche per non rischiare che le sculacciate diventino soltanto un gioco goliardico. Lo spanking è una pratica sessuale dove è molto importante creare un coinvolgimento a livello psicologico.
Per umiliazione non intendo atti che possano ferire il partner in modo tale da distruggere il suo equilibrio psicologico. Noi spanker abbiamo il compito di far conoscere ai nostri partner sottomessi i loro limiti ma MAI e poi MAI infrangerli contro il loro volere.

mercoledì 2 settembre 2009

Ragazza sculacciata severamente con la cintura








Questo è uno dei video più belli che circolano in rete. Vi consiglio di scaricarlo!.

Purtroppo la qualità dell' immagine non è delle migliori, ma se sei come me un' amante della cintura non puoi non averlo !

Titolo: Ragazza sculacciata severamente con la cintura
Genere: f/f
Dimensioni file: 49,9
Durata: 7 :50
Formato: Wmv
Descrizione: Una severa punizione per questa monella. Sdraiata sulle ginocchia riceve tante cinghiate prima sui pantaloni, le mutandine e a culo nudo.

Poi la punizione continua con la monella in piedi con la faccia rivolta contro il muro.


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