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sabato 18 giugno 2011

Ichigo: L' addestramento


Ichigo si sveglia e purtroppo non è un incubo quello che sta vivendo ma la realtà. Insieme a lei ci sono altre giovani ragazze elfo. Apparentemente sembrerebbe che hanno solo qualche anno in più di Ichigo.
-Ciao Ragazza del Destino. Io mi chiamo Mabel , appartengo al Regno di Jarka, e vengo dalla città di Brinz. Tu come ti chiami?- chiede porgendole la mano.
Ichigo la guarda con diffidenza . Non la trova malvagia, anzì ha un volto simpatico e sembra una ragazza molto socievole, in più le sue orecchie a punta le danno un aspetto buffo, ma non si fida di quelle creature-.
-Guarda che non mordo- risponde Mabel offesa che Ichigo si sia rifiutata di stringerle la mano.
-Volevo solo fare quattro chiacchere- riprende - sai, il viaggio è molto lungo . Il mio era soltanto un modo per far passare il tempo-.
Ichigo pensa che forse le farebbe bene parlare con lei. Magari può dare le risposte alle sue domande .
- Mi chiamo Ichigo e sono di Sakyo-ku *. Dove mi state portando ?-
- Al Campo Zelda ,nel Regno di Landover, è un campo di addestramento. Vedi , noi elfi, sin da bambini, veniamo addestrati nella lotta contro i demoni. Poi, al compimento del 160 anno, vieni mandato a Campo Zelda e lì vieni addestrato per affrontare una vera e propria battaglia-.
-Tu hai 160 anni ?! - risponde Ichigo incredula.
-Sì , noi elfi viviamo molto più a lungo di voi umani. Alla mia età un elfo è poco più che un bambino. Ci sono elfi che arrivano anche oltre i mille anni, come re Jerle per esempio, noi siamo immortali. Non possiamo ammalarci e invecchiamo molto lentamente. Poi quando un elfo sente troppo il peso degli anni la sua anima lascia il corpo e torna dal Creatore. Ma non siamo invulnerabili. Se veniamo colpiti da un arma anche noi moriamo esattamente come per voi umani-.
Mabel spiega molte altre cose a Ichigo sugli elfi. Come per esempio che il loro mondo è diviso in quattro regni. Ognuno rappresenta un elemento; Jarka è la terra, Landover l' acqua , Ga' Hole l' aria e infine il Prinketton è il fuoco. Oltre i quattro regni c' è il Muro Mistico e le Terre Oscure .
Queste sono la dimora dei demoni. Lì l' aria è pestilenziale e non cresce nulla.
I nostri regni sono , e saranno, sempre in pace tra loro. Vedi noi elfi non amiamo la guerra. Viviamo in pace tra noi e le altre creature che vivono in mezzo a noi. Potremmo vivere in pace perfino con i Demoni se essi rinunciasserò a distruggerci. Noi abbiamo un grande esercito ma è solamente per difesa.
Inoltre spiega a Ichigo che la vita di un elfo è molto dura. Bisogna controllare il Muro e se un demone lo oltrepassa e ci invade tutto il popolo elfico gli da la caccia. Non deve assolutamente raggiungere il portale e se qualche elfo sbaglia il suo compito viene punito.
-Punito come?- chiede Ichigo curiosa.
-Vedi per portare a termine il nostro compito è importante la disciplina. Nella nostra società e molto importante il rispetto delle gerarchie. Se ogni elfo fa quello che gli pare sarebbe il caos.
Per mantenere l' ordine e la disciplina usiamo le punizioni corporali. Fin da quando un elfo è molto piccolo viene punito severamente. Nel tuo mondo esistono le punizioni corporali ? Tu le hai mai prese ? Io un sacco di volte. Sono veramente un' elfa monella!- dice ridendo.
Ichigo pensa alle sculacciate prese dal suo senpai e la ingiusta punizione che le ha inflitto Sakura. Ma non si fida di Mabel al punto di confidarle queste cose e non risponde.
Il viaggio è lungo e finalmente arrivano a destinazione all' alba ,del giorno dopo la partenza da Jarka . Scendono dal carro e ad attenderle ci sono un piccolo gruppo di elfe.
-Benvenute al campo di addestramento femminile Campo Zelda. Io sono il sergente istruttore Eretria e questa qui accanto a me è il comandante Zenna del Regno di Ga' Hole. Rimarrete qui un mese e poi sarete pronte per la battaglia nel Prinketton. Ora assisterete alla sveglia mattutina-.
Alcune elfe suonano dei corni e la voce imperiosa della sergente istruttrice esclama:
-Sveglia verginelle! Vi voglio tutte sull' attenti -.
Da delle tende escono delle giovani ragazze elfo. Molte di loro sono ancora assonnate ma con ordine si schierano sull' attenti e fanno il saluto militare. Una di loro però arriva in ritardo e la sergente istruttrice è arrabbiata.
- Amberle sei sempre l' ultima-.
- Scusate signora ma non riuscivo a trovare gli stivali- si giustifica la ragazza.
Tutte le sue compagne ridono .
-Silenzio voi. Amberle sei troppo distratta. La tua distrazione potrebbe esserti fatale nel campo di battaglia. Meriti una punizione- poi si rivolge al commandante Zenna.
-Commandante in qualità di mio superiore volete voi eseguire la punizione?-
-No - risponde - queste sono le vostre ragazze e preferisco ve ne occupiate voi. Ma siate severa. Non solo la tua distrazione può esserti fatale nel campo di battaglia- dice rivolta ad Amberle - ma metteresti in pericolo anche le tue compagne. Ricordatevi che ogni elfo deve prendersi cura dei suoi compagni e che in battaglia non sono ammessi errori-.
- Avete sentito il commandante?- incalza il sergente - ora Amberle voltati, piegati, e solleva il vestito-.
Amberle è una ragazzona alta e un pò robusta. Si volta , si mette in posizione e solleva il vestito lasciando scoperte due natiche perfettamente rotonde. Gli elfi non indossano la biancheria intima sotto i vestiti!
La sergente istruttrice la colpisce varie volte con una bacchetta. La ragazza si lamenta per i colpi e poi si stringono la mano.
-Vedi Ichigo- dice Mabel - questa è un ' antica usanza di noi elfi. Il gesto significa che , dopo la punizione, non deve rimanere traccia di rancore tra il punito e il punitore-.
-Ma voi come potete sopportarlo di farvi picchiare?- risponde Ichigo che trova la scena incomprensibile.
-Beh vedi nemmeno a noi piace prenderle però l' errore di Amberle è grave. In battaglia non si può sbagliare e questa lezione le servirà se in futuro si troverà a combattere faccia a faccia con un demone-.
Poi alle nuove arrivate viene chiesto di unirsi con le altre. Loro hanno il compito di spiegare alle nuove reclute come funziona la vita all' interno del campo. E poi devono allenarsi insieme.
- Tu invece non ti unirai a loro- dice il commandante rivolta a Ichigo - ma ti addestrerò io personalmente.-
Zenna scruta la ragazzina e dopo una lunga osservazione esclama:
- A guardarti non mi pare che tu ami molto l' attività fisica-.
Ichigo infatti è piuttosto pigra. Il suo corpo è magro e delicato e non muscoloso come quello di un soldato.
-Il tuo viaggio verso il Monte Teschio è molto duro. Bisogna superare la foresta, attraversare i monti Harukey e arrivare fino al Prinketton. Oltre il Muro Mistico si trova il Monte Teschio. Vieni con me hai bisogno di una divisa. La tua è molto curiosa. Vestite tutti così nel vostro mondo?-
Zenna porta Ichigo sotto una tenda e le porge un vestito verde e gli stivali , come quello delle altre Elfe, e le ordina di spogliarsi nuda e di indossarli.
-Che c' è ti vergogni?- dice vedendo Ichigo immobile - Guarda che anche io sono una donna come te. Comunque va bene ti volterò le spalle-.
Zenna è una donna elfo dalla corporatura molto atletica e muscolosa. Indossa anche lei un vestito verde , che le arriva appena sopra il ginocchio e un paio di stivaletti in cuoio. Al fianco, appeso alla cintura , c' è il fodero con dentro una spada. I suoi occhi sono azzurri e freddi. Però ha un sorriso gentile.
Ma Ichigo prova soggezione di lei. Perciò , mentre Zenna è voltata, ubbidisce agli ordini e indossa i vestiti.
-Finito? - chiede Zenna e si volta.
Ichigo è seduta su una sedia e sta per infilarsi gli stivali. Poi si alza in piedi.
-Sei proprio carina! Ora sì che sembri un elfo.- dice Zenna contenta.
Ichigo invece si trova a disagio con quei vestiti e non è abituata a non indossare la biancheria. Le sembra di essere Campanellino*. Poi il volto di Zenna si rivolge alle mutandine e al reggiseno , che Ichigo ha appoggiato su un tavolo, e con la punta della spada afferra il reggiseno e ammirandolo con curiosità dice:
- A cosa vi serve questo?-
- A coprirci- risponde lei con un filo di voce.
Poi Zenna prende il cellulare di Ichigo e lo osserva attentamente.
-Che strane armi usate voi umani! Beh qui non ti servirà. Ho ricevuto ordini ben precisi dal commandante supremo, Ocram, lui vuole che tu sia esattamente come una di noi. E ha insistito molto nel dirmi che ti devo trattare come un elfo. Sinceramente non comprendo i suoi ordini, ma mettiti nei miei panni, io non posso disubbidirgli-.
Poi Zenna prende , da un armadio, una lunga bacchetta in legno verde. Ichigo la guarda terrorizzata.
- Purtroppo questa fa parte degli ordini. Se ti comporterai male verrai punita. Intesi? Ma tranquilla non voglio farti del male. Se tu mi prometti che fai la brava questa non sarà necessaria Capito?-
Ichigo risponde di si con la testa.
-Ora fai il giro del campo di corsa-.
Ichigo inizia a correre insieme a Zenna. Al termine della corsa è senza fiato invece la donna elfo è in perfetta forma.
-Vedo che la ginnastica non è il tuo forte! Dai pigrona giù a terra e fai le flessioni- dice ridendo
Finito l' esercizio Ichigo è completamente a pezzi.
-Adesso fai dei salti sul posto. Più su le gambe!- ordina dandole una leggera bacchettata.
- Beh su questo dovremo lavorare parecchio ragazzina. Ora però fammi vedere come te la cavi con l' arco-
Zenna porta Ichigo all' armeria. Una soldatessa le consegna arco e frecce e vanno al campo di tiro. Un bersaglio è attaccato a un albero a una certa distanza da loro.
- Vedi prendi la freccia e tendi bene le braccia. Poi lasci.-
La freccia dell' Elfa fa centro.
- Ora prova tu-
Ichigo prende l' arco e lo tende. Ma è troppo duro per lei e la freccia cade a un tiro di sasso da loro.
-Sei proprio una schiappa!- esclama l' elfo . Poi si mette dietro le spalle di Ichigo.
-Prendi l' arco. Adesso tendilo di più. Brava ora lascia.-
Adesso la freccia và un po' più lontano.
-Vedrai che a forza di riprovare ce la farai. Tira di nuovo.-
Questa volta Ichigo colpisce l' albero.
-Beh stai già migliorando. Continua.-
Dopo un paio di tiri Ichigo è stufa e rimane immobile.
-Che ti prende? Continua a tirare- le ordina Zenna.
Ma Ichigo non si muove e Zenna le da una leggera bachettata sulle natiche.
Ichigo, che non è abituata a farsi trattare così, ha una crisi isterica e butta via l ' arco e la faretra con le frecce.
-Raccogli immediatamente, soldato- dice Zenna con voce dura.
Ma Ichigo non si muove dal nervoso.
-Va bene allora l' hai voluto tu. Come ti ho già spiegato gli ordini sono di trattarti come se tu fossi una di noi. L' insubbordinazione è un grave reato per un elfo e meriteresti come minimo la cinghia. Ma siccome tu sei appena arrivata, e non sei un elfo, sarò buona e mi limiterò a sculacciarti. Però non lo fare più . Intesi? Ora sdraiati sulle mie ginocchia.-
Zenna si siede su un tronco tagliato. Visto che Ichigo non collabora si alza e con forza l' afferra per un braccio.
-Non rendermi la cosa ancora più difficile. - dice caricandosela a forza sulle ginocchia. Poi le solleva il vestito e la colpisce sulle natiche nude. Il suo braccio, abituato a maneggiare la spada, è pesante e le sculacciate sono dolorose.
Ma la povera Ichigo è in un totale stato di abbandono che non prova nemmeno a reagire. Il suo cuore è pieno di tristezza e inquietudine.
-Com' è possibile che sia finita in questa avventura? Perchè proprio a me?- si chiede Ichigo.
E tra il dolore per le sculacciate e la disperazione per la sua situazione scoppia a piangere.
Zenna alla vista delle lacrime smette di colpirla. La fa alzare e le offre la mano. Ichigo l' afferra senza entusiasmo ma solo perchè ha paura di subire un ' ulteriore punizione.
-Va bene ora smetti di piangere. Ti concedo qualche minuto e poi ricominciamo ad allenarci- dice Zenna con voce comprensiva.
Infatti il duro allenamento di Ichigo termina solo quando è buio. Ichigo è a pezzi . Le viene dato il rancio e infine si sdraia sul suo giaciglio.
-Non resterò qui a farmi massacrare da questi stupidi Elfi- promette Ichigo a se stessa.

Continua
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Sakyo-ku = Una delle 11 circoscrizioni di Kyoto.
Campanellino= Fatina della favola di Peter Pan. Chiamata anche Trilli o Trilly.

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