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martedì 21 giugno 2011

Ichigo: La punizione




-Amberle hai visto Ichigo? Nemmeno a mensa sono riuscita a vederla- chiede Mabel.
- Ho sentito dire che Ichigo è scappata e l' hanno recuperata un' oretta fa . Ora si trova in prigione.-
- No non ci credo. Ichigo non ci abbandonerebbe mai alle grinfie del Doghemoor.-
- Purtoppo invece è vero. A dirmelo è stata una delle guardie che hanno partecipato all' impresa.
Ora Zenna verrà punita e a infliggerle la punizione sarà il comandante supremo in persona. Dicono che è severissimo e che le toglierà l' incarico-.
- Ma è terribile! Per un elfo vedersi togliere l' incarico è un disonore senza fine. Conosco storie di elfi che non potendo sopportare tale vergogna hanno reso l' anima al Creatore. Ma che ci fa Ocram qui? Non dovrebbe essere nel Prinketton a difendere il Muro Mistico?-
-Si ma vedi, qualche giorno fa un potente drago malvagio è riuscito a oltrepassare il muro. Ocram e il suo battaglione lo hanno ucciso alle porte della città di Faxanadu. Visto che il commandante si trovava vicino a Campo Zelda voleva approffittarne per conoscere Ichigo. E non avendola trovata qui si è arrabbiato molto con Zenna. Ma ti prego non parlare a nessuno del drago. Questa è un' informazione privata.-
Mabel la guarda sospettosa.
- Allora tu come fai a saperlo ?-
Amberle arrossisce.
-Beh ecco... io presto servizio in fureria e mi capita di ascoltare le conversazioni degli ufficiali.-
-See , raccontala giusta! Tu stai a origliare . Meriteresti tante cinghiate sul tuo grazioso culone.-
-Farai rapporto ad Eretria?-
- No tranquilla. Io non faccio la spia.-
Amberle da una gomitata a Mabel e le dice sottovoce:
- Guarda che sta arrivando-
- Che state confabulando voi due ? La pausa è finita e ora iniziano le esercitazioni. Muovetevi o vi prendo a bacchettate sul sedere .-
Le due elfe raggiungono il campo di addestramento e ascoltano le indicazioni della sergente istruttrice Eretria.
- Due cose hanno permesso al popolo elfo di sopravvivere a molte battaglie. Saper nascondersi in caso di pericolo e scovare il nemico. Ora vi dividerete in due gruppi. Uno si nasconde e l' altro cerca. Avete tempo un' ora.-
- Che bello si gioca a nascondino!- commenta Mabel divertita.
Tutta la compagnia ride per la battuta . Ma Eretria la guarda furiosa.
- Soldato , altri commenti simili e ti faccio assaggiare la mia cinghia. Capito? Qui non stiamo giocando ma vi sto preparando per la battaglia.-
- Si signora. Chiedo scusa signora - risponde prontamente Mabel.
Inizia l' esercitazione . Dopo un ora Eretria da l' ordine , alle ragazze che non sono state trovate, di uscire fuori.-
Eretria da le spalle a un piccolo stagno che serve per simulare un difficile percorso di guerra.
- Uuuh! Sono il demone della palude - dice scherzando Mabel riemergendo dallo stagno in cui si era nascosta.
Era stata bravissima. Si era fabbricata un rudimentale boccaglio con un pezzetto di canna di bambù e si era immersa nello stagno senza che Eretria, che era sempre rimasta lì, se ne fosse accorta.
Ma Eretria si arrabbia per lo scherzo.
-Adesso te la faccio passare io la voglia di giocare- urla.
L' afferrà per un braccio , si siede su un grosso masso , e la sculaccia di fronte a tutta la compagnia.
Eretria è abituata a impartire punizioni e le sue sculacciate sono lunghe e dolorose. La sua mano è instancabile nel colpire le natiche scoperte di Mabel.
Oltretutto Mabel è bagnata fradicia e le sculacciate sono più dolorose sulla pelle bagnata.
-Scusa- implora Mabel
-No questa volta meriti una bella lezione- risponde il sergente continuando a batterla.
Dopo innumerevoli colpi la fa alzare e le indica un albero.
-Mani sul tronco- ordina .
Eretria le rimbocca la veste sui fianchi in modo da lasciarle scoperte le natiche già rosse. Poi allenta la propria cintura, che le ginge i fianchi , la piega in due , e prende a cinghiate la giovane elfa.
I colpi sono molto dolorosi e Mabel più volte la implora di smettere.
-Baasta! Prometto che farò la brava- dice piagnucolando.
- Lo dici tutte le volte e poi non lo fai mai- risponde la sergente infuriata.
Dopo averla colpita ben bene la prende per l' orecchio .
- Ora ti sbatto in cella. Vediamo se ti passa la voglia di scherzare.-
Intanto Ichigo sente delle voci provenire dal corridoio.
-No ti prego lasciami. Non mi piace essere rinchiusa- esclama la povera Mabel.
Eretria invece la sbatte in cella insieme a Ichigo che se ne sta seduta sul pavimento , con la testa appoggiata alle ginocchia, piangendo disperatamente.
- Questa volta Eretria me le ha date proprio forti! Devo ammettere però che le ho meritate. Sai le ho fatto uno scherzo.-
Ichigo però non alza nemmeno la testa per guardare l' amica. Troppi pensieri le stanno facendo cattiva compagnia.
Mabel non riesce a contenere la rabbia e urla:
-Tu invece che cosa ti salta in mente di scappare? A te non interessa che gli elfi stanno morendo al fronte. Tra loro ci sono anche mio papà e i miei fratelli. Solo tu li puoi aiutare e invece cosa fai? Scappi.
Non ti importa nemmeno che, se riusciranno a raggiungere il portale , uccideranno anche la tua razza. Tu pensi solo a te stessa. Sei esattamente come i demoni.-
Ichigo si accorge solo ora di Mabel e tra le lacrime dice:
-Avevo paura. Paura di Zenna, di voi , delle botte e del Doghemoor.-
Allora Mabel l' abbraccia.
-Scusa, ritiro tutto quello che ho detto. Ti capisco. Deve essere dura ritrovarsi in un altro mondo , con persone che non conosci e usanze che non comprendi. Al tuo posto probabilmente avrei fatto lo stesso. Ma ti prego Ichigo aiutaci. Solo tu puoi sconfiggere il Doghemoor.-
Due guardie entrano e fanno uscire di prigione Ichigo. La prendono per le braccia e le ordinano di seguirle.
-Il commandante supremo Ocram vuole che tu assista alla punizione del commandante Zenna.-
-Perchè ?- chiede Ichigo con un filo di voce.
L' altra guardia le risponde:
-Noi non lo sappiamo. Eseguiamo solamente gli ordini-
Conducono Ichigo in un campo. Buona parte delle soldatesse di Campo Zelda sono schierate sull' attenti. Tra loro c' è anche un piccolo battaglione maschile. Sono gli elfi di Ocram.
Lui è in piedi di fronte a Zenna che è sull' attenti. Ocram è un elfo adulto , alto, e con una lunga cicatrice lungo l' occhio destro che è chiuso con una benda nera. Questo gli rende l' aspetto lugubre.
Ocram fissa Zenna e poi le da uno schiaffo.
-Mi hai veramente deluso. Ti avevo affidato il compito di proteggere la Ragazza del Destino e tu te la lasci scappare. Hai rischiato di far fallire l' intera missione. Lo sai che lei è la sola unica nostra speranza di salvezza. Ora spogliati.-
Zenna prontamente si denuda e una guardia prende in consegna il suo vestito gli stivali e la spada.
- Ora voltati e metti la faccia verso il palo- ordina Ocram.
Poi gli stringe i polsi con una corda che è legata alla cima del palo. Una guardia le consegna una cintura da correzzione.
Ocram la colpisce duramente sulle natiche. E insensibile ai lamenti di Zenna e continua a colpirla.
Le sue natiche flaggellate diventano presto coperte da strisce rosse. Poi subisce lo stesso trattamento sotto la pieghetta delle natiche, sulle cosce e infine sui polpacci.
Le urla e le cinghiate rimbombano nella testa di Ichigo. Le sembra quasi di avvertire il suo dolore. Non resiste a quel sadico spettacolo e liberandosi della presa delle guardie corre verso il commandante supremo.
Ichigo blocca il braccio di Ocram pronto a colpire Zenna.
-La prego basta. La colpa è mia- supplica Ichigo.
Ma le guardie la prendono e la trascinano di peso in cella mentre Ocram colpisce con la cintura la schiena di Zenna-.
Ichigo torna in prigione e Mabel vedendola sconvolta corre ad abbracciarla.
-Che ti hanno fatto Ichigo?-
Lei risponde tra le lacrime e i singhiozzi:
-Lui è stato crudelissimo e la colpa è mia. È tutta colpa mia.-
A fatica racconta l' accaduto a Mabel.


La mattina seguente Zenna va a prendere Ichigo , in prigione, per l' allenamento al tiro con l' arco. La guardia le mette le manette ai polsi e alle caviglie e segue Zenna fino al campo di tiro.
Ichigo non ha il coraggio di guardarla in faccia e cammina a testa bassa. Arrivati al campo Zenna la libera dalle catene.
-Siediti su quel tronco e ascoltami senza interrompermi- ordina Zenna.
-Ieri Ocram mi ha dato proprio una bella ripassata. Sono piena di lividi in tutto il corpo. Ma sono stata fortunata che non mi ha tolto l' incarico. Ho il compito di condurti al Monte Teschio a qualunque costo. Anche in catene se è necessario. Ma io preferisco che tra noi ci sia un po' di collaborazione. Sai, mi sento in colpa di averti punita ieri. Ero molto arrabbiata con te .
Vedi io ho ricevuto l' ordine di trattarti come un elfo ma capisco che per te non è facile comprendere le nostre usanze. Ti chiedo perdono Ichigo-.
-No sono io che ti chiedo perdono. Mi hanno fatto assistere alla tua punizione. È stato orribile ed è tutta colpa mia-. esclama Ichigo piangendo.
Zenna si commuove e l' abbraccia.
-Su basta piangere ora. Pace?- le chiede porgendole la mano.
-Pace- risponde Ichigo stringendola e sorridendole.
-Ocram non si sbagliava. Sei veramente un umana dal cuore puro.
Da quel giorno Ichigo e Zenna diventarono amiche. Ichigo si inserì tra le altre soldatesse elfo e strinse una grande amicizia con Mabel.
Ora si fidava degli elfi e si sentiva parte di loro. Con loro condivideva, gioie, paure e sofferenze.
Zenna e gli altri ufficiali avevano ancora l' ordine di punirla se commetteva infrazioni. Ma con lei erano meno severi che con le altre elfe.
A Ichigo dispiaceva perchè voleva che non facessero differenze di trattamento. Si sentiva in colpa verso le sue compagne. Cominciava a capire la società elfica.
Loro consideravano le proprie leggi come sacre e se le trasgredivano accettavano la punizione perchè la consideravano giusta.
Questo le faceva ricordare le sculacciate che le aveva dato Takuya. Lei aveva deluso il suo senpai e perciò aveva accettato di sdraiarsi sulle sue ginocchia trovando la punizione giusta.
Continuava, invece, a considerare la punizione che le aveva inflitto Sakura ingiusta. Perchè era stata lei a essere ostile nei suoi confronti.

Continua

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